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Erasmus 2025: la cooperazione di Confcooperative Lazio Nord cresce in Europa
82 soci e cooperatori in mobilità tra Irlanda, Malta e Spagna. Un’esperienza che cambia le persone, le imprese e il territorio di Viterbo.
Un progetto che non è solo viaggio, ma trasformazione. L’Erasmus 2025 di Confcooperative Lazio Nord ha coinvolto 82 soci e cooperatori in tre destinazioni europee – Irlanda, Malta e Spagna – segnando un passo importante per l’internazionalizzazione della cooperazione nella Tuscia e nel Reatino. Mai prima d’ora un numero così alto di adulti legati al mondo cooperativo del territorio aveva preso parte a un programma europeo di mobilità.
Il progetto ha dimostrato come l’Erasmus non sia esclusivamente un’opportunità per i giovani studenti, ma anche un formidabile strumento di crescita professionale, linguistica e culturale per gli adulti. Il 95% dei partecipanti non aveva mai preso parte a una mobilità Erasmus, e tra gli over 45 – che hanno rappresentato circa il 30% del gruppo – nessuno aveva avuto esperienze simili in passato. Un dato che racconta un cambiamento culturale: l’Europa diventa accessibile e utile anche per chi ha già alle spalle una lunga carriera lavorativa o un forte radicamento nel proprio territorio.
Tre destinazioni, un’unica visione europea
In Irlanda, a Dublino, i cooperatori hanno seguito un corso intensivo di Business English, pensato per migliorare le interazioni professionali e acquisire fluidità nella lingua del lavoro. Lezioni quotidiane, esercitazioni pratiche e attività di team building – come il workshop teatrale – hanno permesso ai partecipanti di superare barriere linguistiche e rafforzare il lavoro di squadra. La conoscenza della cultura irlandese, approfondita grazie agli interventi di sociologi locali, ha completato un percorso di apertura interculturale che ha arricchito non solo i singoli ma anche le organizzazioni di provenienza.
A Malta, invece, protagonisti sono stati i giovani soci e i neo-cooperatori, impegnati in un’esperienza didattica immersiva. Il corso di inglese generale ha puntato su speaking, listening e role play, integrati da attività non formali e di socializzazione. Studiare in un contesto internazionale e vivere immersi nella quotidianità di un Paese anglofono ha permesso di acquisire competenze linguistiche in maniera naturale e continua.
Infine, a Valencia, l’associazione spagnola UNO ha accolto i cooperatori per un percorso di job shadowing e formazione sulla sostenibilità. Qui i partecipanti hanno sperimentato pratiche di upcycling, laboratori sull’economia circolare e progettazione partecipata. Un’esperienza che ha coniugato dimensione ambientale ed educativa, fornendo strumenti replicabili per attività future sul territorio della Tuscia e aprendo nuove prospettive per l’innovazione cooperativa.
Risultati concreti per persone e imprese
I numeri parlano chiaro. Prima della partenza, il 55% dei partecipanti si collocava a un livello linguistico A1/A2. Dopo il percorso, questa percentuale è scesa al 20%, dimostrando un salto qualitativo significativo nelle competenze in inglese. Ma l’impatto più forte è stato sulle imprese cooperative: il 100% dei partecipanti ha trasferito quanto appreso nelle proprie organizzazioni, introducendo nuove competenze linguistiche, strumenti operativi ed expertise maturate all’estero.
Il 60% delle cooperative coinvolte ha dichiarato di aver avviato cambiamenti concreti, sia nell’organizzazione interna che nella progettazione di nuove linee di impresa. Dall’adozione di pratiche innovative apprese nei laboratori spagnoli, all’introduzione di procedure di comunicazione internazionale più efficaci, fino alla nascita di idee progettuali da sviluppare in partenariato europeo.
Un beneficio per l’intera comunità
L’Erasmus 2025 di Confcooperative Lazio Nord non si limita dunque a essere un’esperienza formativa individuale. Si traduce in un beneficio collettivo, che rafforza il tessuto sociale ed economico del territorio. La cooperazione locale si apre all’Europa, arricchisce le proprie competenze e alimenta un circolo virtuoso di crescita che va a vantaggio di soci, imprese e comunità.
Per la cooperazione della Tuscia ed il Reatino, territori spesso percepiti come marginali rispetto ai grandi centri urbani, questa esperienza rappresenta un salto di qualità: l’Europa non è più lontana, ma parte integrante della quotidianità. L’internazionalizzazione delle cooperative diventa motore di sviluppo, creando nuove opportunità di lavoro, innovazione e inclusione sociale.
Confcooperative Lazio Nord conferma così il suo ruolo all’interno del progetto: essere ponte tra le radici locali e l’orizzonte europeo, dando voce a una cooperazione che cresce, innova e costruisce futuro.
